Numero 67

Autorizzazione 684/18 del 22/2/98 del tribunale di Lucca

Dicembre 2022 – Febbraio 2023
Il Natale di una volta

Scritto da Giuly 50

Le città sono vestite a festa, luci, vetrine scintillanti, mercatini, ma incombe un’aria cupa, un sentimento di sfiducia verso il prossimo, la guerra, una pesante crisi economica, un clima di profonda incertezza rendono l’atmosfera natalizia meno gioiosa.

È quasi inevitabile ripercorrere i Natali dell’infanzia e giovinezza, ripensare al sentimento di eccitazione ed attesa che pervadeva la casa e tutti i suoi componenti, Natale era il momento per rinnovare un cappotto logoro, scarpe vecchie e sfondate, ritrovare familiari dei quali si perdevano subito dopo i contatti.

Il pranzo interminabile era animato quasi sempre da discussioni accese su temi politici e sportivi e si concludeva con la lettura da parte dei bambini di una breve poesia, ci mettevamo in piedi sulla sedia declamando nel più assoluto silenzio e ottenendo alla fine un caloroso applauso.

Poi le donne si ritiravano in cucina a lavare i piatti e mettere in ordine, gli uomini invece vestiti a festa sonnecchiavano sul divano, le cravatte allentate, le pance protese con i bottoni delle camicie che sembravano schizzar via da un momento all’altro. I bambini sollecitavano le donne a far presto per giocare a carte e a tombola, appuntamenti obbligati fino a tarda sera.

L’atmosfera natalizia iniziava la vigilia, la famiglia a quel tempo era numerosa, la cena era frugale, ma sulla tavola non mancavano i tipici dolci spesso fatti in casa.

La serata terminava con la messa di mezzanotte e al ritorno noi bambini attaccavamo le calze al camino sperando di ricevere un regalo più bello di quello dell’anno passato.

Oggi il Natale è molto cambiato, ha perso l’aurea magica che l’avvolgeva, si è trasformato in un rituale vuoto dove anche l’acquisto di un piccolo dono rappresenta un assillo. Penso che sarebbe utile rivedere questa tradizione recuperando il concetto di condivisione, pazienza, amorevolezza: questi sono i doni da mettere sotto l’albero.

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